• Gennaio

    10

    2019
Il Linoleum, questo sconosciuto

Il Linoleum, questo sconosciuto

Estenuato Hanno Buddenbrook strisciò premendosi conto la parete e guardandosi intorno. Grazie al cielo non lo vide nessuno […] Lì intorno invece regnava il più assoluto silenzio e anche per la scala ricoperta di linoleum la via era libera

(Thomas Mann, I Buddenbrook: Decadenza di una Famiglia)

Era il 1901 quando Mann pubblicò la sua opera prima, e già allora il Linoleum, nato ufficialmente intorno al 1870, era impiegato diffusamente per il rivestimento di pavimenti interni.

Il Linoleum è infatti il capostipite di quella famiglia di pavimenti che, con termine tecnico molto poco user friendly, sono definiti “resilienti” (cioè, in linguaggio meno preciso, “elastici”) e che comprende anche i pavimenti in gomma e quelli in PVC.

Pur essendo il più anziano della famiglia oggi conosce una seconda giovinezza: nessun pavimento è tanto “ecologico” quanto il Linoleum e questo ne sancisce l’assoluta attualità ancora oggi.

Il Linoleum: un materiale completamente naturale

Questa caratteristica deriva da una composizione unica delle materie prime: il Linoleum ancora oggi è quasi completamente naturale nei componenti.

Il primo (che gli dà il nome) è l’olio di lino, un prodotto tanto naturale da essere commestibile e per di più ricco di acido linoleico, una molecola indispensabile per il nostro corpo.

Gli altri sono la farina di legno, la farina di sughero e la juta, che costituisce l’inconfondibile tessuto che troviamo sul rovescio del Linoleum.

A parte quindi i pigmenti che lo colorano in vari modi il Linoleum è non solo un prodotto naturale, ma addirittura un prodotto quasi completamente (parliamo del 95-98%) frutto di risorse rinnovabili.

Il Linoleum viene prodotto facendo ossidare una pasta di farina di olio di lino, sughero e legno polverizzato e spalmandola su una tela di sacco in juta. Il tutto poi rimane in “cottura” per circa un mese, fino ad ottenere le caratteristiche di flessibilità, elasticità e resistenza all’usura che da sempre lo caratterizzano: è un processo lungo e complicato, che viene svolto in poche fabbriche dedicate esclusivamente a questo. Una di loro è in Italia, a Narni, ed è un piccolo gioiello di archeologia industriale visto che è in funzione dal 1897.

Si tratta quindi un pavimento che accomuna un’idea dell’Ottocento con le più moderne tecniche industriali e che mette d’accordo il nostro bisogno di superfici elastiche, resistenti, convenienti da acquistare, belle da vedere e facili da mantenere, con la necessità sempre più attuale di sfruttare in maniera intelligente risorse naturali rinnovabili.

Per finire è anche il pavimento che parecchi decenni fa ha dato il nome a noi della Colombo Linoleum, e per questo gli siamo particolarmente affezionati!

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